Da 25 anni Fr. Mariano da Roccacasale e Fr. Diego Oddi da Vallinfreda Beati

A cura di Padre Lorenzo Conti - www.agenziaeventi.org

1999 - 3 Ottobre - 2024
Nella splendida cornice di Piazza San Pietro in Roma, Domenica 3 Ottobre 1999 il Papa San Giovanni Paolo II proclama Beati Fr. Mariano e Fr. Diego Oddi. Da quel giorno di grazia sono trascorsi 25 anni.

Roccacasale (Aquila) e Vallinfreda (Roma) vantano i natali dei Beati; il Convento di Bellegra si gloria di aver offerto loro l’autostrada alla santità. Mariano e Diego: facciamoli conoscere ai cari lettori.

Mariano da Roccacasale, il portinaio del buon Dio (1778-1866)

Per 50 anni apre la porta del Ritiro a chi bussa per saziare la fame. Con la fetta di pane buono e la scodella di minestra calda Fr. Mariano distribuisce fede, conforto e speranza. La portineria del Convento è il luogo dove Dio e il mondo, la Misericordia divina e la miseria umana si abbracciano: l’ospite che bussa e chiede la carità rivela il volto di Cristo che ha detto: ero affamato e mi hai dato da mangiare. Quel piccolo spazio ancora oggi restituisce ai pellegrini sapore di pane, profumo di minestra , nostalgia di santità.

“Ero affamato e mi avete dato da mangiare”.

Accoglienza e Ospitalità, Carità e Preghiera: i pilastri della santità di Fr. Mariano.
Quel cibo, quelle chiavi, quella porta, sono la fotografia del “portinaio del buon Dio”.

E’ nato il 14 Gennaio 1778 a Roccacasale in Provincia dell’Aquila; sesto figlio di una famiglia di agricoltori, poveri ma ricchi di fede .
Al Battesimo lo chiamano Domenico.
Gli anni dell’adolescenza lo vedono Pastorello.
La solitudine delle sue montagne lo educa al silenzio, alla preghiera, all’ascolto. Giovanissimo, veste l’abito religioso nel Noviziato di Arischia.

Ecco Fr. Mariano a noi tanto caro.

Gli parlano del Ritiro di Bellegra come oasi di Santità. Chiede di visitarlo, ne resta affascinato: vi trascorrerà il resto della vita. Vola in Cielo all’età di 88 anni il 31 Maggio 1866, solennità del SS. Mo Corpo e Sangue di Cristo. I Frati del Convento seguono la Processione in Parrocchia, Fra Mariano quella in Cielo.

“L’esistenza di Frate Mariano, povera e umile, condotta sulle orme di Francesco d’Assisi, fu costantemente rivolta verso il prossimo, col desiderio di ascoltare e condividere le pene di ciascuno, per poi presentarle al Signore nelle lunghe ore in adorazione davanti all’Eucaristia”(Giovanni Paolo II). Consuma le ginocchia nel pregare.

“Si rannicchiava in un cantoncello buio della chiesa e, quand’era in ginocchio, non si conosceva che fosse un uomo; ma per il cappuccio tirato sul capo sembrava un mucchietto di stracci” (Girolamo Contenti).

“Il suo esempio e la sua intercessione – ha detto Papa Giovanni Paolo II - ci aiutino a riscoprire il valore fondamentale dell’amore di Dio e il dovere di testimoniarlo nella solidarietà verso i poveri. Accoglienza e ospitalità, simboli così importanti nell’attuale contesto storico e sociale”.

Saremo giudicati nell’amore: “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto. Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a Me” (Mt 25, 31-46).

Dall’artistica urna in bronzo che ne custodisce i resti mortali, il Beato Mariano ripete ai devoti l’invito di sempre:
“Siate buoni figliuoli, siate buoni sempre e con tutti. Vedete il volto di Cristo in quello dei fratelli e delle sorelle che incontrate ogni giorno. Predicate il Vangelo con la vita. Pensate al Cielo”.

“Ero affamato e mi avete dato da mangiare”.
Accoglienza e ospitalità, Preghiera e Carità: ali per raggiungere il Cielo.

“ Pensate al Cielo: la vita è un’affacciata alla finestra”. (Beato Mariano)

***

Diego Oddi da Vallinfreda (1839 – 1919)

Voglio farmi santo.
Andrò a Vederla un dì.

Realizza queste aspirazioni con la Regola di San Francesco, il Crocifisso, la Corona del Rosario: sono la biblioteca del Beato Diego.

“La medesima spiritualità del Beato Mariano, incentrata nella vita evangelica povera e semplice, contraddistingue anche Fr. Diego Oddi da Vallinfreda che oggi contempliamo nel coro dei Beati. Alla scuola di San Francesco, egli apprese che nulla appartiene all’uomo se non i vizi e peccati e che tutto ciò che la persona umana possiede è dono di Dio” (San Giovanni Paolo II).

Il Papa San Pio X in una delle Udienze in Vaticano, fissando Fr. Diego, confuso tra i pellegrini, disse a quanti lo accompagnavano: “Quel fraticello è un perfetto figlio di San Francesco”.

Mentre il Beato Mariano, il contemplativo, consuma le ginocchia nel pregare, Fr. Diego, il questuante, consuma i sandali nell’andare di porta in porta a elemosinare la carità per i Frati del Ritiro.

E’ nato a Vallinfreda (Roma) il 6 Giugno 1839. Al Battesimo è registrato con il nome Giuseppe. I genitori, Bernardina e Vincenzo, poveri contadini, guidano Giuseppe e la sorella Marianna nel sentiero della fede e timore di Dio. E’ nel faticoso lavoro dei campi che avverte chiaramente la Chiamata di Dio. Il Parroco del paesello, illuminato interiormente, lo indirizza al Ritiro di Bellegra dove incontra Fr. Mariano, l’anziano portinaio. Del breve colloquio ricorderà sempre quella esortazione:
“Sii buono, sii buono figlio mio, sii buono ” . Vinte le resistenze del padre che lo vede valido sostegno alla sua vecchiaia, è accolto dai Frati di Bellegra.

Muore il 3 Giugno 1919 cantando alla Madonna la melodia preferita: Andrò a vederla un dì. Leggere la relazione sulla morte (Transito) di Fra Diego scritta dal Padre Guardiano del tempo, P. Michele Pizzuti, significa provare la stessa carica emotiva suscitata dai Fioretti, racconti notissimi e incantevoli della vita di San Francesco.
Aveva 80 anni di età.
Muore mentre sorride e canta alla Madonna. Meraviglioso!

Superato il duro periodo della soppressione, finalmente, può iniziare il Noviziato, vestirsi da religioso e farsi chiamare Fr. Diego.
Gli viene affidato l’ufficio di questuante. Sempre a piedi, per strade sassose o sentieri carichi di fango, appena protetto dai sandali francescani. A lui si aprono tutte le porte.
Il Signore lo accompagna e lascia fiorire prodigi particolari: cose ordinarie che diventano straordinarie perché toccate dalla grazia. I Benefattori ripetono: Oggi da noi è passato un santo.

“Durante il suo lungo servizio di questuante fu autentico angelo di pace e di bene per tutte le persone che lo incontravano. Sapeva porsi accanto alle necessità dei più poveri con la sua testimonianza gioiosa e serena, con la sua fede genuina e convinta. Con la sua preghiera, con il suo infaticabile lavoro, il Beato Diego Oddi indica le virtù evangeliche che sono strada maestra alla pace “ (San Giovanni Paolo II).

Agli occhi del mondo la vita del Beato Diego
(come quella di Fr. Mariano ) può sembrare una vita insignificante, da buttare, una vita da niente, ma proprio di questo niente Gesù ringrazia il Padre perché le “Cose preziose del Regno” le nasconde a quanti si appoggiano sulla loro superbia e intelligenza umana per rivelarle ai piccoli.

“Ti rendo lode Padre, Signore del Cielo e della terra, perché hai nascoste queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli: così hai deciso nella tua benevolenza” (Mt 11, 25-26).

Stralciamo ancora dal discorso del Papa Giovanni Paolo II:

“Mentre contempliamo i prodigi che Dio ha compiuto in questi fratelli, il nostro spirito si apre alla lode e ringraziamento al Signore
per il dono dei nuovi Beati Mariano e Diego che contempliamo nella gloria celeste”.

Nel commovente distacco dal papà,
abbracciandolo, trova la forza di dirgli:
Cosa sto a fare a Vallinfreda?
Vado a Bellegra per farmi santo.
Scena che parla direttamente al cuore.

Fr. Mariano da Roccacasale
Fr. Diego Oddi da Vallinfreda
da 25 anni Beati.

Per averci fatto vivere la gioia di questo venticinquesimo, Grazie, Signore.

O Padre che hai dato ai Beati Diego e Mariano la grazia di una evangelica semplicità e mirabile carità verso i poveri, concedi anche a noi di seguirne sempre nella fedeltà i luminosi esempi. Così sia.
P. Lorenzo Conti