Genius loci: Cascatelle della Casarena
Cineto Romano e le sue meraviglie, sen2ero Blue & Green nuovo ramo del Cammino dell'Aniene Ante operam
La Valle dell'Aniene e' un tesoro paesaggistico, archeologico, storico, naturalistico. E'stata abitata sin dalla preistoria dall'homo sapiens e successivamente dalle popolazioni italiche, dagli Equi e dai Romani per diventare ancora luogo di soggiorno, di meditazione per santi, poeti ed artisti sino ai nostri giorni.
La sua posizione geografica, la grande ricchezza d'acqua sorgiva e il suo fiume, fanno di questa valle un contenitore stupendo di biodiversita': ma nonostante il suo grande patrimonio, versa ancora nel rischio di erosione demografica.
Di certo, la presenza di una citta' come Roma non ha giovato ad aumentare la sua ricchezza, anzi ha esercitato il potere attrattivo del “fascino urbano”, decretando la Valle - nei secoli - a funzione di serbatoio di manovalanza, magazzino di scorte alimentari, energetiche e di materiali edili!
Il forte processo di urbanizzazione della Capitale e le condizioni ambientali ed abitative oramai proibitive - cosi come successe nell'antica Roma - stanno innescando da qualche decennio una inversione di tendenza, riportando in valle un discreto numero di nuclei familiari.
Grazie alla facilitazione del trasporto autostradale con la A24 e ad una moderna rete telematica che oggi consente anche lo “smart working”, si è reso possibile il rientro piu frequente dei nativi, oltre la sporadica gita fuori porta.
Nonostante ciò, il processo di svuotamento progressivo, se pur generalizzato a tutte le aree interne, continua a mostrarsi particolarmente vistoso nei comuni della media ed alta valle, lontani o tagliati fuori dalle grandi vie di comunicazione.
La localizzazione della maggior parte dei centri appollaiati sulle creste delle colline o sui monti e la ingente diminuzione dei residenti, ha finito per fargli assumere quasi un aspetto evanescente!
Con il diminuire della popolazione attiva, la mancanza di nascite che avrebbero dovuto tenere vitali le abituali attività quotidiane, il destino di queste antiche comunità e territori di millenarie tradizioni agro-silvo-pastorali e veri scrigni di opere d'arte, è stata la desertificazione.
Conseguenza di questa perdita continua di popolazione indirizzata verso e oltre le zone metropolitane, l'abbandono dei campi e con esso la frequentazione della fitta rete sentieristica, delle antiche vie mulattiere destinate alle varie località e vie intercomunali, utilizzate anche come percorrenze di transumanza tra le aree interne montane e le grandi estensioni verdi di pianura.
Negli anni 70-90 un “turismo di ritorno” stagionale ha avviato la creazione di nuove zone di espansione urbana e persino la nascita di villaggi turistici, destinati a seconde case di soggiorno fine settimana o villeggiatura, generando di fatto quella che poi si rivelò un’economia effimera, arrivando a volte allo sconvolgimento dell'intero tessuto naturale e/o urbano di quelle zone.
La crescita di una diversa concezione sull'utilizzo del suolo e una maggior presa di coscienza per la valorizzazione dei luoghi naturali, nonché' della loro conservazione, ha indotto molti cittadini a tornare alle attività di un tempo e con esse anche la frequentazione delle arterie sentieristiche, scoprendone il benessere psicofisico: hanno così origine cammini legati a pellegrinaggi e a santi i quali hanno dimorato o svolto nel tempo la loro missione nei luoghi della Valle Aniene.
Il fenomeno del “turismo religioso” dei cammini nella Valle, intitolati a santi, ha avuto una accelerazione inaspettata e continua, soprattutto in questi ultimi anni, non riuscendo pero a penetrare veramente il territorio e i suoi borghi , restando piuttosto legati ai siti di notevole interesse culturale/religioso - tappe tematiche - o determinati punti sosta , non riuscendo a tenere conto del valore d’insieme che si cerca di considerare con il turismo sostenibile, ma privilegiando quindi il beneficio intimo e personale di chi intraprende il cammino, avvalendosi di poche necessità, che ove presenti, diventano perle esclusive offerte al
pellegrino. Confrontando le valenze delle attività outdoor si devono riconoscere alla tipologia dei cammini religiosi le sue originali prerogative.
Tuttavia alla luce dei cambiamenti sociali e alle caratteristiche che essi portano, si stanno affermando in controtendenza nuove tipologie di cammini basate sulla riscoperta del ben essere psico-fisico e della filosofia del camminare, avente in sè il piacere della scoperta di nuovi paesaggi.
Queste modalità del muoversi lento e sostenibile hanno ripristinato la figura del viaggiatore amante della natura e conoscenza dei piccoli borghi.
La rete V.A.R.A, a partire dall'anno 2016 ha elaborato quello che oggi si puo definire un progetto di rigenerazione extraurbana-rurale, basata su uno sviluppo territoriale sostenibile per la valorizzazione delle bellezze locali, legate o connesse profondamente al suo fiume: una logica inclusiva.
Il filo conduttore è dunque quello di dare nuovi impulsi ai borghi, tenendo conto del paesaggio e la potente risorsa idrica che li unisce, all'insegna di un turismo diffuso e fruibile da tutti coloro che portano in sé l’idea innovativa di viaggio che nacque dal fenomeno del Gran Tour di fine 800 primi 900.
Vero è che in questa prospettiva - P.N.R.R a parte - diventa auspicabile la necessaria sinergia pubblica -privata che investa e sproni a riabilitare i propri territori, potenzialmente pronti ad una rinascita anche turistica.
V.A.R.A, perseguendo sin dalla sua nascita l'idea di un turismo lento e sostenibile, ha pensato e costruito il Cammino dell'Aniene - Greenway e il suo Albero, che attraverso diramazioni dall'asta principale del fiume, mette in collegamento e raggiunge la stragrande maggioranza dei silenti borghi, ricalcando antiche vie, sentieristiche rurali comunali, sentieri dei Parchi Regionali - Monti Simbruini, Monti Lucretili, RomaNatura - e con particolari riguardi anche speciali sentieri pubblici e privati.
È da notare che il sistema del "cammino ad albero" e per il momento attraverso escursioni guidate - che prevedono il costante lavoro di manutenzione, osservazione e custodia, nella forma volontaria delle attività associative aps - , cosi come da noi concepito, permette la interconnessione con tutti gli altri cammini che transitano nella Valle, dalle sorgenti fino alla foce, anticipando persino la Legge Regionale 2/17 sulla Rete dei Cammini del Lazio, avvalorando la tesi che forse è un sistema giusto.
Festa di Primavera nell’antica terra di Scarpa
Nell’intento di creare un miglioramento e partecipare nella qualità di facilitatore territoriale, V.A.R.A sta dando ora, un notevole impulso alla fitta rete riguardante la zona marginale posta a Nord-Est che comprende le comunità di Cineto Romano, Riofreddo, Vallinfreda e Vivaro Romano con una visione anche di superamento dei confini provinciali.
A tal fine ha co-progettato e messo a percorrenza di recente, con lavori continui di volontariato condivisi con le associazioni e le Pro Loco dei rispettivi comuni, il ramo del Cammino dell'Aniene denominato Blue& Green Way - Tre Valli, una variante per Riofreddo che include, nel comune di Cineto Romano, le Cascatelle della Casarena, luoghi di allegre scampagnate di altri tempi, quando essi erano ancora coltivati.
Auspicando che il “genius loci della Casarena”, per la loro incontaminata bellezza, possano entrare a sistema con il già Monumento Naturale Regionale di Rioscuro, al fine di consentirne tutela e conservazione, evitando abbandono o assalti dal turismo mordi e fuggi che purtroppo imperversa incontrollabile, vogliamo ringraziare per la fiducia e lo spirito di gruppo l’Amministrazione Comunale con il suo Sindaco Massimiliano Liani, i suoi prodi volontari cinetesi Alexandro Colasanti e Agostino Latini, lo staff di scouting capitanato da A.E.V. Federtrek Luigi Tilia e A.E.V.Federtrek Marzio Rotili - presidente degli Amici dei Monti Ruffi aps che supporta da sempre il progetto del Cammino dell’Aniene, Paola Caccavale per il coordinamento e la documentazione fotografica.
E a proposito di Federtrek, concludiamo rallegrandoci della condivisione di questa inaugurazione per la presenza da Roma dell’associazione Il Cammino Possibile che con la guida di A.E.V. Claudia Rinaldi e A.E.V. Gabriele Lamorgese , che renderanno la “Festa di Primavera nell’antica terra di Scarpa”, una giornata ancora piu memorabile.